Assistenza oncologica
PROF. DOTT. FRANCESCO PEVERINI
Quando il prurito cutaneo è di interesse internistico e oncologico
Alcuni disturbi dermatologici possono causare prurito e questi devono essere esclusi prima di prendere in considerazione una causa sistemica, di interesse internistico o oncologico. Una storia su insorgenza, durata, gravità, posizione, fattori provocatori, relazione temporale e relazione con alcune attività dovrebbe essere sempre discussa con il paziente che presenta prurito. È richiesta anche una cronologia dettagliata dei farmaci assunti, alcuni dei quali possono causare prurito. L’abuso di alcool può indicare una malattia epatica cronica. Una revisione dei potenziali stress emotivi può rivelare una causa psichiatrica. Gli indizi a sostegno di una causa internistica includono l’insorgere insidioso del prurito generalizzato piuttosto che una presentazione acuta.
I principali apparati che possono essere coinvolti sono:
• Apparato renale
I sintomi vanno dal disagio parossistico che può ridursi spontaneamente al prurito continuo che è presente giorno e notte. Interessa soggetti con insufficienza renale cronica ed è più spesso osservato in pazienti sottoposti a emodialisi. Questo termine è sinonimo di prurito uremico.
• Fegato (stasi biliare – colestasi)
La colestasi (diminuzione o arresto di flusso della bile verso il duodeno) è associata al prurito. La deposizione di sali biliari nella pelle è solo uno degli aspetti. Altri fattori sono rappresentati da livelli elevati di istamina, ritenzione di intermedi pruritogeni nella sintesi dei sali biliari, alta concentrazione epatica di sali biliari con conseguente lesione epatica e rilascio di una sostanza in grado di determinare il fenomeno. Gli antagonisti degli oppioidi alleviano parzialmente il prurito colestatico.
Il prurito colestatico è caratterizzato da un inizio intermittente, lieve e insidioso, che può essere generalizzato o localizzato. Il prurito è in genere peggiore a livello delle mani e dei piedi. Associato ad affaticamento può essere presente nella cirrosi biliare primitiva.
• Sangue (prurito di origine ematologica)
Da carenza di ferro, da policitemia (aumento della componente corpuscolata del sangue) sono frequenti. In questi casi il prurito si verifica in genere durante il raffreddamento dopo una doccia calda. Più importante il prurito in corso di linfoma, che è diffuso al tronco, alle estensioni degli arti superiori, talora alle cosce. Il prurito dovuto a linfoma può precedere la diagnosi di 5 anni. È più comune nei pazienti con alcuni sottotipi di Malattia di Hodgkin. Viene descritto come intollerabile, continuo e stancante, talvolta accompagnato da una sensazione di bruciore. Se localizzato, il prurito è comunemente presente nelle aree drenate dai linfatici interessati dal processo patologico. Il prurito leucemico è generalmente generalizzato all’esordio ed è meno grave di quello correlato al linfoma.
• Su base endocrina
Il prurito endocrino è generalizzato e associato ai sintomi della patologia di base (ipertiroidismo o ipotiroidismo ad esempio). Il prurito associato al diabete mellito è spesso dovuto a superinfezioni di aree particolari (vulva, regione anale) e di solito è dovuto a candidosi. Altra eventualità è quella dovuta al fenomeno noto come Neuropatia Diabetica.
Il trattamento per il prurito da malattia sistemica varia a seconda della patologia di base. Le nuove terapie si basano infatti sui progressi nella comprensione dei meccanismi che causano il prurito e sono oggi a disposizione numerose soluzioni.
Tuttavia, senza l’eradicazione della malattia sistemica di base, il trattamento può inizialmente essere palliativo, per poi giungere ad una terapia più mirata in un secondo tempo.
Prof. Dott. Francesco Peverini